Le coppie di valute
Nel foreign exchange market le valute sono sempre trattate in coppia (currency pair) e rappresentano il rapporto che intercorre fra la prima (la valuta base) espressa con un valore pari a 1 e la seconda, con la quale viene scambiata. Tali coppie vengono presentate attraverso il codice internazionale ISO 4217, utilizzato da tutte le piattaforme. Il valore numerico che segue la coppia, denominato anche “tasso di cambio nominale”, fissa il valore della valuta di base rispetto alla seconda. Per semplificare forniamo ora un esempio: l’espressione EUR/USD = 1.2930 indica che per l’acquisto di un euro sono necessari 1.293 dollari statunitensi.
Accade tuttavia che alla coppia di valute vengano associati due valori, il primo indica il prezzo dell’offerta, mentre il secondo corrisponde al prezzo della domanda. Il prezzo di offerta, chiaramente, fissa il prezzo a cui è venduta la moneta di base; il prezzo di domanda esprime invece il prezzo con cui la divisa di base è comprata. È definita “oscillazione” la differenza fra il prezzo dell’offerta e quello della domanda. In tale oscillazione, sempre positiva, incide anche il profitto del Broker che, nel medesimo istante, intende comprare ad un prezzo inferiore e rivendere ad una cifra più alta.
Del resto il Currency Market opera incessantemente sullo scambio di valute. Ogni moneta, dunque, è sempre espressa in funzione di un’altra. Il guadagno è possibile dove si riesca a scambiare una divisa ad una cifra inferiore rispetto al prezzo con il quale, dopo un certo arco di tempo, viene nuovamente scambiata.
Nel mercato del Forex è sempre possibile rintracciare una coppia di valute particolarmente volatile che, grazie alla sua estrema variabilità, consente allo speculatore di ottenere interessanti profitti nella compravendita.
È bene accennare anche al tasso di cambio incrociato (cross rate) che calcola il valore di scambio di due monete in modo indiretto, attraverso una terza. Il tasso di cambio fra due valute A e B è dato, infatti, dal rapporto fra il tasso di cambio fra le divise A e C e il tasso di cambio fra quelle B e C. Questo dato indica una tendenza.
Per finire è utile dare informazioni sulle convenzioni che riguardano la composizione formale delle coppie valutarie: esistono posizioni fisse, universalmente riconosciute, con le quali costituire le diverse pair. L’euro è sempre una valuta base, mentre la sterlina britannica lo è sempre tranne riguardo all’euro. Il dollaro USA, invece, è considerato sempre come valuta base, ma non rispetto all’euro, alla sterlina britannica e al dollaro australiano.