Piattaforme Forex
Le piattaforme sono dei software che, in virtù dei numerosi servizi offerti, permettono allo speculatore di attingere ad una serie di informazioni fondamentali che gli consentiranno, poi, di controllare attentamente il mercato delle valute e di operare proficuamente in esso. Per questo motivo è necessario selezionare i Broker più affidabili, verificare che tipo di piattaforme siano messe a disposizione e a quali condizioni.
Innanzitutto, se non si possiede una buona padronanza dell’inglese, è bene individuare piattaforme di trading che contemplino anche la lingua italiana. Solo una perfetta comprensione delle norme contrattuali, delle offerte e delle diverse informazioni permette di interagire con precisione e puntualità nel Currency Market evitando fraintendimenti o, peggio, perdite di denaro. È bene sottolineare che per reperire una piattaforma in lingua italiana non bisogna, per forza di cose, rivolgersi ad un Broker italiano. I Broker più importanti, infatti, hanno le loro sedi legali a Zurigo e a Londra, ma mettono a disposizione piattaforme in diverse lingue e hanno dipendenti poliglotti in grado di fornire assistenza a clienti stranieri. In Italia, è possibile operare il Forex trading affidandosi a piattaforme gestite da alcune importanti banche. In ogni caso, prendere in considerazione solamente le piattaforme attive nell’Unione Europea, permette al trader di verificare se queste rispondano o meno alla direttiva MIFID e posseggano l’autorizzazione rilasciata da appositi enti di vigilanza presenti nel Paese in cui è posta la sede legale del Broker.
Un buon Broker consente inoltre l’attività di “Paper trading”. Accanto alla canonica piattaforma per il trading, dev’essere dunque presente una piattaforma demo che consenta di avvicinarsi concretamente al mercato del Forex, facendo esperienza sul campo, in modo da utilizzare tutti gli strumenti necessari per operare reali operazioni di trading, ma senza alcun rischio effettivo.
Vi sono poi alcune caratteristiche da valutare: il margine deve oscillare fra l’1 e il 4% e lo spread (che indica la differenza fra domanda ed offerta e corrisponde al guadagno del Broker) dev’essere basso, muovendosi fra l’1 e i 4 pips (percentage in point). Non dev’essere richiesto alcun tipo di pagamento per l’utilizzo delle piattaforme; ma è utile verificare l’importo minimo richiesto per aprire un conto e l’ammontare delle eventuali commissioni di rollover. Una raccomandazione: non bisogna farsi attrarre da chi offre il miglior bonus d’entrata, può essere un’esca che nasconde truffe o successive spese.
Infine è necessario controllare, oltre all’ammontate degli eventuali costi di commissione per i contratti non standard, quali modalità siano consentite per il deposito del denaro sul conto Forex e per il trasferimento del guadagno sul proprio conto (specialmente se il broker è all’estero).